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COME APRIRE E GESTIRE UN RISTORANTE: requisiti, costi e procedure

In Italia, il settore della ristorazione è dinamico e competitivo, ma c’è sempre spazio per coloro che portano avanti concetti originali con determinazione aspirando al successo.

La sola passione per la cucina non basta. Come in qualsiasi tipo di impresa, è essenziale pianificare attentamente, sviluppare una strategia efficace e fornire servizio di alta qualità.

LICENZE E PERMESSI NECESSARI

L’attività di ristorazione è di natura delicata perché coinvolge la somministrazione di cibi e bevande al pubblico. Nel processo di apertura di un ristorante, sarà essenziale aderire a diversi requisiti obbligatori, come ad esempio ottenere le giuste autorizzazioni e licenze.

In questa fase, è consigliabile avvalersi dell’assistenza di un consulente esperto. Tuttavia, di seguito sono elencati i principali requisiti da considerare per avviare un ristorante.

I REQUISITI LEGALI

I primi requisiti da soddisfare per avviare un ristorante sono legati alla conformità legale e riguardano:

•             Certificazione SAB relativa all’abilitazione per la somministrazione di alimenti e bevande;

•             Certificato di idoneità del locale relativo al rispetto delle norme igienico-sanitarie, dimensioni, presenza di bagni, bagno interno ad uso dei clienti, bagno interno con spogliatoio ad uso dei dipendenti, condizione acustica, rispetto delle normative igienico-sanitarie, eccetera;

•             Piano HACCP obbligatorio non solo per il proprietario, ma anche per tutto il personale impiegato in cucina, al bar e nel servizio ai tavoli che abbiano a che fare direttamente con la somministrazione di cibo e bevande. Questo certificato implica una serie di procedure e linee guida mirate a garantire l’igiene e la sicurezza del luogo di ristorazione;

•             Piano di autocontrollo da inviare all’ASL relativo a caratteristiche dei prodotti serviti e indicazione del possesso delle certificazioni necessarie;

•             Idoneità sanitaria con la quale vengono verificati tutti i parametri specifici relativi alla tutela della salute del personale e della clientela.

I REQUISITI ORGANIZZATIVI

Una volta affrontati con successo i requisiti legali, ci sono anche altri elementi da considerare per avviare un ristorante, legati agli aspetti operativi e gestionali dell’attività:

–             Apertura della partita IVA;

–             Iscrizione all’INPS;

–             Iscrizione all’INAIL;

–             Presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) allo sportello SUAP del comune in cui si decide di aprire il ristorante;

–             Iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di Commercio;

–             Richiesta della licenza commerciale all’ufficio del commercio del comune indicando se si è proprietari del locale o locatari (e, nel secondo caso, procedere alla registrazione del contratto d’affitto negli uffici del Registro)

–             Comunicazione all’agenzia delle dogane dell’eventuale vendita di alcolici

–             Richiesta di autorizzazione all’esposizione dell’insegna da presentare al comune

–             Comunicazione all’agenzia delle dogane l’eventuale vendita di alcolici nel locale

–             Autorizzazione all’esposizione insegna da comunicare al Comune

QUANTO COSTA APRIRE UN RISTORANTE?

Capire i costi da affrontare per aprire un ristorante è una delle principali preoccupazioni. Come accade per molte altre imprese, non esiste una risposta standard a questa domanda. Le spese variano notevolmente in base a diversi fattori.

I PRINCIPALI COSTI DA CONSIDERARE PER APRIRE UN RISTORANTE

Ecco un’indicazione approssimativa dei principali costi da considerare per avviare un ristorante:

  • Attrezzature da cucina, strumenti e materiale di sala: da 25.000 € a 35.000 €
  • Arredamento per il ristorante: da 7.000 € a 15.000 €
  • Acquisto di materie prime e di consumo: da 5.000 € a 10.000 €
  • Spese per il personale: da 5.000 € a 10.000 €
  •  Sistemi di gestione pagamenti e registratore di cassa: da 500 € a 1.000 €
  • Utenze del primo mese: da 1.000 € a 4.000 €
  • Affitto del locale: Di solito varia da 7.000 € a15.000 €, considerando anticipi e caparre, se il locale non è di tua proprietà.
  • Spese pubblicitarie: Queste possono variare in base alle necessità specifiche

Questi costi rappresentano solo alcune delle spese principali, e l’ammontare effettivo può variare notevolmente in base alle circostanze individuali e alle decisioni prese per l’apertura e la gestione del ristorante.

Un’alternativa aggiuntiva potrebbe essere considerare di ottenere un finanziamento a fondo perduto dallo Stato. Questo sistema consente di presentare il proprio progetto e accedere a un prestito con una percentuale variabile di finanziamento che non richiede restituzione. Al contempo, la restante parte del finanziamento è soggetta a tassi agevolati. Per accedere a questa possibilità, vengono richiesti determinati requisiti sia a livello societario che personale.

Da tenere presente che l’accesso a questi bandi prevede una graduatoria basata su un punteggio assegnato in base alle caratteristiche della tua società. Inoltre, nonostante la periodica emissione di bandi, spesso è necessario attendere alcuni mesi prima di avere la possibilità di partecipare e ottenere il finanziamento desiderato.

COSA FARE PRIMA DI APRIRE UN RISTORANTE?

Prima di decidere quale attività avviare, è essenziale condurre un’analisi preventiva approfondita. Nell’analisi occorre tenere in considerazione i seguenti fattori:

–             POSIZIONE: La scelta del luogo in cui avviare l’attività riveste un ruolo fondamentale nel determinarne il successo. È fondamentale che la sua posizione sia facilmente accessibile.

–             CLIENTELA: Il successo dell’attività dipende in gran parte dalle preferenze, abitudini e esigenze dei potenziali clienti. Adattare l’offerta alle idee e ai gusti dei consumatori può garantire un riscontro positivo e attirare un afflusso costante di persone.

–             COMPETITORS: Analizzare come le attività simili nella zona si comportano può fornire preziose informazioni su cosa cercano i clienti. Questa osservazione dettagliata della concorrenza può svelare sia errori da evitare che opportunità di mercato ancora inesplorate. Imparare dai successi e dai fallimenti dei competitors può guidare l’attività verso una posizione vantaggiosa nel mercato.

Optare per l’acquisizione di un ristorante già avviato rappresenta una scelta che può comportare vantaggi significativi in termini di tempo e costi. Questo approccio consente di sfruttare l’infrastruttura esistente e di evitare la fase iniziale di avvio da zero. Nel momento in cui si acquisisce un ristorante già consolidato, si può beneficiare della presenza di attrezzature, licenze, una clientela già esistente, personale qualificato e relazioni stabilite con i fornitori.

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