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COME APRIRE E GESTIRE UNA TABACCHERIA

Avviare una tabaccheria rappresenta un’opportunità di investimento potenzialmente proficua. Come in ogni progetto, è essenziale valutare accuratamente i costi iniziali e affrontare le sfide legate all’incertezza che caratterizza l’avvio di un’attività commerciale. È, inoltre, essenziale avere una chiara comprensione delle leggi che riguardano questo settore.

Se stai valutando l’idea di avviare una tabaccheria, è probabile che tu stia cercando di capire quali profitti potresti ottenere: benché la vendita di sigarette rappresenti il guadagno principale, bisogna considerare l’ampia gamma di articoli connessi a questo prodotto, tra cui accendini, fiammiferi e numerosi altri accessori. In più, la tabaccheria riveste un ruolo importante nell’effettuare transazioni finanziarie per conto della pubblica amministrazione, quali il pagamento di tasse e multe. Un ulteriore flusso di entrate deriva dalla vendita dei giochi , come i Gratta e Vinci, l’Enalotto e il Superenalotto.
L’offerta dell’attività può estendersi e includere una varietà di altri prodotti, tipici di una cartoleria o di un’edicola, o introdurre una caffetteria, così da diversificare le fonti di guadagno.

La maggior parte dei prodotti venduti sono soggetti al Monopolio di Stato, ciò implica che la tabaccheria trattiene soltanto una percentuale dei profitti generati dalla vendita di tabacchi e giochi. Dal fatturato si calcola l’aggio, ossia il ricavo, dato dalla differenza tra il prezzo di vendita e il costo d’acquisto del prodotto.

Le sigarette sono i prodotti con la percentuale maggiore di ricavo, che si aggira intorno al 10%.
Questo implica che per ogni pacchetto di sigarette venduto al prezzo di 5 euro, si registra un profitto di 50 centesimi. Riguardo agli altri articoli, come i Gratta e Vinci, la percentuale di guadagno si aggira intorno all’8%.

QUANTO GUADAGNA UNA TABACCHERIA?

Secondo una valutazione basata sui dati forniti dall’ISTAT, in media, una tabaccheria guadagna circa 1.300 euro mensili. Si tratta, però, di un’approssimazione generale dei profitti. Questa previsione può oscillare a seconda della città e dell’area in cui l’attività è situata. Vi sono anche casi in cui le tabaccherie riescono a conseguire profitti notevolmente superiori.

QUALI SONO I PASSI PER AVVIARE UNA TABACCHERIA?

Per avviare una tabaccheria è possibile considerare due opzioni:

acquistare un’attività già avviata oppure ottenere una licenza e avviare l’attività partendo da zero.

In entrambi i casi è necessaria la licenza per tabacchi. Questo requisito è dovuto al fatto che le tabaccherie sono attività regolamentate dallo Stato e quindi non possono essere avviate in completa libertà perché vendono prodotti che rientrano nel Monopolio di Stato.

È essenziale seguire queste linee guida:

  1. Aprire la propria partita IVA
  2. Iscriversi al Registro delle Imprese
  3. Comunicare l’avvio dell’attività al Comune
  4. Ottenere la licenza necessaria per operare come tabaccaio
  5. Frequentare un corso di formazione specifico per tabaccai

Le tipologie di tabaccherie sono classificate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in diverse categorie:

• Rivendite ordinarie, in cui rientrano le tabaccherie situate in ogni paese o città

• Rivendite speciali, ossia le tabaccherie collocate in luoghi particolari come porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, aree di servizio, e simili.

• Patentini, si tratta di autorizzazioni speciali concesse a bar o altre attività che si riforniscono dalla rivendita più vicina, nel caso in cui manchi una tabaccheria nelle immediate vicinanze.

• Distributori automatici, ossia i distributori installati dal rivenditore in prossimità dell’attività.

QUAL È LA DISTANZA MINIMA DA RISPETTARE?

Le distanze sono le seguenti a seconda delle dimensioni del comune:

•             Almeno 300 metri nelle città con meno di 30.000 abitanti.

•             Almeno 250 metri nei comuni con popolazione tra 30.000 e 100.000 abitanti.

•             Almeno 200 metri negli altri comuni (con più di 100.000 abitanti).

Nei comuni più piccoli, la quantità di nuove tabaccherie è regolamentata in base alla popolazione.
Ad esempio, nei comuni fino a 10.000 abitanti, è consentita una tabaccheria ogni 1.500 cittadini.

Questi criteri devono essere rispettati per ottenere l’autorizzazione all’apertura di una tabaccheria.

Inoltre, un’attività di tabaccheria deve essere gestita esclusivamente come ditta individuale, con alcune eccezioni particolari. All’interno della tabaccheria, possono operare tre diverse forme giuridiche:

1.           Collaboratore familiare:

Fino a un massimo di due collaboratori, i quali devono avere un legame di parentela fino al quarto grado o essere congiunti fino al terzo grado. Essi devono rispettare i requisiti richiesti per il titolare e frequentare un corso di abilitazione professionale. La loro attività è limitata nel tempo e avviene solo per sostituire il titolare.

2.           Dipendente:
Un lavoratore effettivo che può svolgere le proprie mansioni solamente in presenza del titolare o del collaboratore. Anche il dipendente deve essere di cittadinanza italiana (può essere assunto mediante vari tipi di contratti di lavoro).

3.           Rappresentante:
Qualora il titolare si assenti per periodi prolungati, è necessario nominare un rappresentante autorizzato ad agire a nome e per conto del titolare. In questo ruolo può essere designato sia un collaboratore che un dipendente, oppure anche un individuo esterno. L’approvazione da parte del Monopolio è richiesta per il rappresentante.

Si evidenzia che queste disposizioni delineano le modalità di operare nella gestione di una tabaccheria, rispettando le specifiche normative vigenti.

Dopo aver compreso i requisiti per ottenere la licenza, è fondamentale individuare un locale idoneo. Successivamente, è possibile completare il modulo scaricabile e inviarlo entro il 31 marzo di ogni anno all’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del proprio territorio.

QUANTO COSTA LA LICENZA?

Se si vuole evitare l’assegnazione della licenza, allora la si può acquistare. Il costo della licenza tabacchi è molto variabile a seconda del fatturato dell’attività, della zona in cui si trova e delle richieste che vengono fatte. Generalmente per ottenere la licenza tabacchi ci vuole un investimento minimo di 50.000 €.

Per l’apertura di un nuovo tabacchino, è fondamentale che il titolare rispetti i requisiti della licenza per tabacchi. Inoltre, per richiedere la licenza tabacchi, dovrà rispettare il seguente iter burocratico:

•             Presentazione modulo all’ufficio dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli del proprio territorio

•             ogni 6 mesi l’Agenzia crea un piano provvisorio delle nuove aperture, pubblicato sul sito ufficiale;

•             dopo la pubblicazione si hanno 20 giorni per poter fare annotazioni o osservazioni;

•             dopo questa fase l’Ufficio Territoriale formulerà un piano definitivo delle aperture che verrà pubblicato sul sito ufficiale

In caso si decida di acquistare una tabaccheria già avviata, si avranno meno problemi per quanto riguarda i requisiti, la licenza e i clienti.

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